30 Ottobre 2014 Notizie 0 comment

Edilizia, infrastrutture, energia e ambiente: le novità del Decreto Sblocca Italia

Decreto 30 ottobre

La Camera ha dato il via al disegno di legge di conversione del Decreto Legge Sblocca Italia (D.L. 133/2014) su misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e la ripresa delle attività produttive.

Sono state apportate modifiche al testo originario, in particolare per l’edilizia, l’ambiente, le infrastrutture e l’energia.

Relativamente alle misure in materia di edilizia:

  • È stato inserito uno schema di regolamento edilizio-tipo adottato da Governo, Regioni ed autonomie locali in Conferenza Unificata. Esso sostituirà gli oltre 8.000 Regolamenti comunali oggi vigenti, così da semplificare ed uniformare le norme e gli adempimenti;
  • La Comunicazione di Inizio Lavori (CIL) potrà essere utilizzata per la realizzazione degli interventi di frazionamento o accorpamento di unità immobiliari, in sostituzione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). Sono esclusi gli interventi di carattere strutturale; la multa per la mancata presentazione della CIL salirà a € 1.000;
  • Sarà possibile richiedere il permesso di costruire in deroga alle destinazioni d’uso per gli interventi di ristrutturazione edilizia e ristrutturazione urbanistica, attuati anche in aree industriali dismesse, a patto che ci sia una delibera del Consiglio comunale che attesti l’interesse pubblico dell’intervento;
  • È stata confermata la nuova disciplina volta a stabilire quali cambiamenti della destinazione d’uso siano urbanisticamente rilevanti;
  • Sono inserite sanzioni pecuniarie nel caso di inottemperanza accertata all’ingiunzione di demolizione degli interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali, i cui proventi siano destinati alla demolizione ed alla rimessione in pristino delle opere abusive;
  • L’emendamento che prevedeva l’IVA al 4% per chi usufruisse dei bonus per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica è stato eleminato;
  • Sì alla deduzione del 20% dal reddito per chi acquista o ristruttura, dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2017, un alloggio a destinazione residenziale di nuova costruzione, se l’immobile è destinato a locazione con un canone concordato per un minimo di 8 anni.

Per quanto concerne le misure in materia di infrastrutture:

  • Introdotto l’obbligo di banda larga, dal 1° luglio 2015, per quegli edifici di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazione importante. Sì anche alla concessione di un credito d’imposta IRES e IRAP per la realizzazione di interventi infrastrutturali: limite massimo 50% dell’investimento, termine massimo 31 dicembre 2015;
  • Nuovi finanziamenti al Fondo Sblocca Cantieri;
  • È stata prevista la conclusione delle opere incompiute, che comprendono, oltre a quelle indicate dai sindaci, anche quelle segnalate dalle Regioni ed inserite nell’anagrafe del Ministero delle Infrastrutture.

Per le misure in materia di energia:

  • Stabilito che, per gli impianti fotovoltaici di grossa taglia (oltre i 200 KW), la riduzione annua degli incentivi definita dallo spalma incentivi non si applica agli enti locali ed alle scuole;
  • Anche i soggetti di edilizia popolare e le cooperative di abitanti potranno accedere alla quota del Conto Termico, riservata alla Pubblica Amministrazione.

Infine, per quanto riguarda le misure in materia ambientale:

  • Sono annunciate semplificazioni per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo, con particolare riferimento ai materiali estratti dai piccoli cantieri finalizzati alla realizzazione o alla manutenzione di reti e infrastrutture.